Storicamente, prima della grande diffusione delle latterie, turnarie e sociali, il formaggio si faceva in casa, lavorando prevalentemente il latte di vacca o di pecora all’interno delle singole famiglie o tra gruppi di famiglie. Con pochi arnesi e un minimo di esperienza, era possibile produrre l’alimento che più di tutti garantiva il sostentamento familiare accanto alla polenta (polenta e formai, polenta e late, formai fondut o frit).
E’ nei primi decenni del novecento, che sul territorio regionale, si sono sviluppate le latterie sociali e la figura professionale del casaro, che hanno perfezionato il sistema già consolidato, a livello familiare, di raccolta e lavorazione del latte, con relativa redistribuzione del formaggio sulla base di quanto conferito.
La prima latteria sorta nella provincia di Pordenone è quella di Maniago (1882), mentre nel territorio dei magredi e delle risorgive si ricordano:
AVIANO: Aviano, Marsure, Somprado, Villotta, Castello, San Martino di Campagna, Costa, Giais,-Selva, Giais-cortina-Glera
AZZANO DECIMO: Azzano, Fagnigola, Tiezzo, Corva, Cesena
BRUGNERA: Brugnera, San Cassiano, Maron, Tamai, Ghirano, Rivarotta
CORDENONS: Centro, San Giovanni, San Pietro
FIUME VENETO: Fiume Veneto, Pescincanna, Bannia, Cimpello, Praturlone
FONTANAFREDDA: Fontanafredda, Vigonovo, Ronche, Ceolini, Casut, Ranzano, Romano, Talmasson (Nave)
PASIANO: Pasiano, Cecchini, Pozzo, Azzanello, Rivarotta, Visinale, (sant’Andrea)
PORCIA: Porcia, Palse, PieveRorai Piccolo, Talponedo
PORDENONE: Borgomeduna, Torre, Vallenoncello
PRATA: Prata, Villanova, Puja, Ghirano
SACILE: Cavolano, Sant’Odorico
SAN QUIRINO: San Quirino, Sedrano, San Foca (Comina)
VIVARO: Vivaro, Tesis, Basaldella
ZOPPOLA: Zoppola, Castions, Orcenico Superiore, Orcenico Inferiore, Ovoledo, Murlis, Poincicco, Cusano